5 Giugno 2023

Autore: Ivan

Trigger SQL: un’insidia invisibile minaccia il tuo sito WordPress


Cosa sono i Trigger SQL e in che modo gli hacker li utilizzano per creare danni al tuo sito e, quindi, alla tua attività? Scoprilo in questa news!

Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento nell'utilizzo dei trigger SQL per compromettere siti web realizzati con WordPress.

I trigger SQL sono porzioni di codice iniettate dagli hacker nel database del tuo sito WordPress e permettono di eseguire automaticamente un'azione in risposta a un certo evento, come ad esempio l'inserimento di un commento su una delle tue pagine.

Altamente dannosi per la reputazione digitale di qualsiasi azienda, i trigger SQL sono, in altre parole, vere e proprie backdoor nascoste nel database di WordPress.

Come fanno gli hacker ad utilizzare i trigger SQL per prendere il controllo del tuo sito WordPress? Continua a leggere.

Come funzionano i trigger SQL

Come anticipato, i trigger SQL sono comandi automatici che vengono eseguiti quando si verifica un certo evento sul tuo sito web.

Per citare un esempio concreto, un trigger può essere configurato per eseguire un'azione quando viene inserito un nuovo commento ad un articolo o a una pagina, causando danni anche irreversibili per la reputazione di un’azienda.

Come gli hacker utilizzano i trigger SQL per violare il tuo sito web

Gli hacker possono utilizzare i trigger SQL per creare backdoor nei siti web in vari modi, anche se il più diffuso negli ultimi mesi viene attivato scrivendo un commento sul tuo sito web che contiene una sequenza di parole precise.

Una volta scritto questo commento, il trigger aggiunge un nuovo utente con i privilegi di amministratore e password scelte dallo stesso hacker, che in questo modo può accedere liberamente al tuo sito e gestirlo completamente.

E non è necessario che tu approvi il commento: il trigger entra subito in azione, spalancando le porte del tuo sito ai malintenzionati.

Come scoviamo i trigger SQL nei siti web compromessi

Identificare i trigger SQL nei siti web compromessi può essere difficile, poiché gli hacker possono camuffarli utilizzando nomi generici o nascondendoli all'interno di altre query SQL.

I nostri sistemi di protezione, però, sono in grado di individuare qualsiasi tipo di trigger e di rimuoverlo in pochi minuti.

Ogni notte, infatti, tutti i siti che si trovano sui nostri server vengono analizzati e riparati nel caso in cui un hacker sia riuscito ad inserire un trigger SQL, magari a causa di una vulnerabilità non nota nel tema o in uno dei plugin.

Se il trigger viene individuato, inoltre, una notifica urgente viene inviata al nostro staff che procede ad un'analisi approfondita del sito alla ricerca delle vulnerabilità che hanno permesso l'iniezione.

Grazie alla continua ricerca in merito alle nuove minacce della rete, siamo quindi in grado di assicurare ai nostri clienti siti sempre protetti e sicuri al 100%.

 

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